Sintomatologia
Variazione o sbiadimento della livrea, movimenti concitati, talvolta seguiti da difficoltà respiratorie. Questi segni sono presenti nella maggioranza se non nella totalità dei pesci di uno stesso acquario.
Diagnosi
Intossicazione dovuta a sostanze chimiche o metalli.
Cause più comuni
Impiego di materiale metallico (rame, zinco, ferro) nell'arredamento dell'acquario. Utilizzo di spray, insetticidi, vernici, cera per pavimento o altre sostanze chimiche che producono evaporazioni gassose nell'aria nelle vicinanze dell'acquario. Prelievo dell'acqua da condutture di rame appena installate o da scaldabagni appena disincrostati. Sovradosaggio di prodotti curativi o di prodotti chimici per il trattamento dell'acqua. Uso contemporaneo di due o più prodotti curativi che diano luogo a combinazioni nocive.
Sintomatologia
Respirazione affrettata, occhi sporgenti, alterazione lattiginosa del muco, comportamento mogio con eventuale inappetenza. Colori spesso sbiaditi.
Diagnosi
Lenta intossicazione dovuta a condizioni inadeguate dell'acqua.
Cause più comuni
Aumento di nitriti o di nitrati causato da sovrappopolazione dell'acquario. Introduzione di pesci in un acquario di nuova installazione senza adeguata maturazione dell'acqua e del filtro. Pulizia eccessiva dell'acquario . Insufficienza di ossigeno con eventuale formazione di gas nel materiale di fondo. Impiego di materiale decorativo che rilascia lentamente sostanze tossiche (materiale eventualmente raccolto in acque inquinate). Pesci di acqua salmastra allevati in acqua completamente dolce.
Sintomatologia
Movimenti incontrollati molto rapidi (a scatti) dei pesci.
Diagnosi
pH inadatto
Cause più comuni
Brusco cambiamento del pH a causa dell'introduzione di sostanze acidificanti o di un notevole cambio d'acqua, a volte può avere effetti letali. Stesso sintomo si può notare quando si trasferiscono pesci da un'acquario con caratteristiche chimiche differenti.
Sintomatologia
Alcuni pesci o buona parte della popolazione di un acquario nuotano vicino alla superficie dell'acqua e boccheggiano in continuazione alla ricerca di acque più ricche di ossigeno.
Diagnosi
Mancanza di ossigeno, eccedenza di CO2 (poco probabile), incompleto ciclo di nitrificazione.
Cause più comuni
Si tratta di un inconveniente dovuto principalmente ad una notevole mancanza di igiene (sistema di filtraggio insufficiente, acqua troppo vecchia, ecc.).
Sintomatologia
Patina opaca o lattiginosa sulla pelle. Pinne chiuse. I pesci si grattano contro i più svariati materiali d'arredamento. Nello stadio avanzato si notano zone simile a delle ferite, con al centro delle zone sanguinanti circoscritte da uno spesso anello di muco biancastro.
Diagnosi
Questa malattia conosciuta come offuscamento del muco è provocata dall'attacco di parassiti dei deboli come Chilodonella, Costia e Trichodina o dall'attacco di vermi parassitari della pelle.
Cause più comuni
Tutti questi parassiti attaccano esclusivamente pesci già precedentemente indeboliti o comunque allevati in condizioni precarie non adeguate alle loro esigenze vitali.
Sintomatologia
Pelle opaca, pinne sfrangiate. Movimenti natatori anomali.Corpo per breve tempo ricurvo. A volte visibili ad occhio nudo dei parassiti cutanei lunghi fino a 1,5 mm.
Diagnosi
Vermi della pelle (Gyrodactylus).
Cause più comuni
Questi parassiti vengono a volte introdotti con nuovi pesci non sottoposti ad una sufficiente quarantena. In alcuni casi è possibile anche introdurre i parassiti col mangime vivo. Si sviluppano in acquario solo se trovano un pesce indebolito (probabilmente questo parassita si ciba solo di tegumento superficiale già morto!)
Sintomatologia
Opercoli branchiali sollevati e respirazione affannosa. A volte fuoriuscita dalle branchie di sostanze mucillaginose.Movimento natatorio a scatti. Bocca non completamente chiusa.
Diagnosi
Vermi delle branchie (Dactylogyrus ed altri).
Cause più comuni
L'introduzione nell'acquario avviene come già descritto per Gyrodactylus. Spesso i due parassiti compaiono contemporaneamente. Una pericolosa propagazione con esito mortale avviene solo su pesci già indeboliti.
Sintomatologia
Inizialmente movimenti dondolanti del pesce, con pinne raccolte. Inappetenza, Dopo due tre giorni (a volte anche meno)apparizione di piccoli noduli bianchi negli strati superiori dell'epidèrmide. Nello stadio più avanzato infezioni sanguinanti della cute.
Diagnosi
Ichthyo chiamata anche malattia dei puntini bianchi (agente patogeno Ichthyophthirius multifiliis).
Cause più comuni
Si tratta di una malattia che si sviluppa rapidamente in acquario ed è altamente contagiosa. Senza adeguate cure si assiste ad una vera e propria epidemia che entro pochi giorni può contagiare l'intera popolazione di un acquario. Spesso la malattia, presente in forma latente,appare sui pesci indeboliti soprattutto quando hanno subito uno shock termico (abbassamento della temperatura).
Sintomatologia
Zone biancastre lattiginose soprattutto nella parte posteriore del corpo di Caracidi e Ciprinidi. La pelle perde in alcune partì il proprio colore.
Diagnosi
Si tratta della cosiddetta malattia del neon che colpisce in primoluogo questi pesci. La malattia è causata da uno sporozoo (organismo unicellulare) chiamato Plistophora hyphessobryconis.
Cause più comuni
La malattia non è molto contagiosa. In acquario di solito la trasmissione avviene quando il cadavere di un pesce, colpito da questo parassita, viene mangiato dagli altri pesci della vasca.
Sintomatologia
Piccoli puntini biancastri appena visibili. Nello stadio più avanzato il pesce sembra infarinato. Con la lente di ingrandimento si riconoscono leggere protuberanze semicircolari.
Diagnosi
Malattia del velluto,provocata da un flagellato chiamato Oodinium pillularis, conosciuta anche come Oodiniasi d'acqua dolce.
Cause più comuni
Si tratta di una malattia molto contagiosa che però si presenta quasi esclusivamente in acquari sovraffollati, con conseguente inquinamento dell'acqua. In primo luogo colpisce Ciprinidi e Ciprinodontidi ovipari (anche gli avannotti durante l'allevamento).
Sintomatologia
Colorazione particolarmente scura e disgregazione dell'estremità delle pinne. Inappetenza. Nello stadio avanzato si notano, soprattutto nella zona della testa, dei piccoli buchi dai quali a volte fuoriesce una sostanza biancastra.
Diagnosi
Si tratta dei sintomi esterni di infezione ntestinale provocata da un flagellato di nome Hexamita. Questo parassita fora le pareti intestinali e, attraverso il circuito sanguigno, trova una via d'uscita, normalmente nella zona cranica del pesce (malattia del buco).
Cause più comuni
Questo parassita che colpisce soprattutto certi Ciclidi (Scalari, Symphysodon) ma anche molti Anabantidi, può essere riscontrato ad occhio nudo solamente quando si è già notevolmente moltiplicato all'interno del corpo dei pesci colpiti.Una più precoce diagnosi sarebbe possibile con l'osservazione al microscopio delle feci dei pesci che eventualmente presentano dei segni di inappetenza.
Sintomatologia
Improvviso ingrossamento nella zona addominale. Morte del pesce colpito entro breve tempo.
Diagnosi
Infezione intestinale causata da batteri.
Cause più comuni
Si tratta di una malattia non contagiosa ma spesso con esito mortale per gli individui colpiti. La causa generalmente è da ricercarsi nella somministrazione di mangime avariato (soprattutto cibo congelato e conservato in modo errato). A volte viene provocata anche da somministrazione di mangime surgelato che non è stato fatto scongelare.
Sintomatologia
Inappetenza e rapido dimagrimento,accompagnato sempre da colori sbiaditi e traumi sul corpo.Pinne sfrangiate. In stadio più avanzato ferite sanguinanti. A volte anche la colonna vertebrale è deformata.
Diagnosi
Tubercolosi dei pesci, provocata da Mycobacterium piscium (non pericoloso per l'uomo!).
Cause più comuni
Si tratta di una malattia di non sempre facile diagnosi che si presenta con svariati sintomi e a volte causata anche da infezione di Ichthyosporidium (vecchio nome scientifico Ichthyophonus). La malattia non è molto contagiosa. Le cause della sua diffusione sono da ricercarsi in una dieta troppo uniforme e mancanza di vitamine; spesso contribuiscono anche le condizioni precarie dell'acqua (sovraccarico di sostanze organiche in decomposizione). Per distinguere le due malattie sarebbe necessario un controllo al microscopio del fegato dell'individuo colpito; Ichthyosporidium si presenta sotto forma di noduli di color nero-marrone, mentre per Mycobacterium piscium i noduli hanno una colorazione più giallastra.
Sintomatologia
Gonfiore nella zona addominale che aumenta progressivamente. Nella stessa zona cominciano a sollevarsi le squame. Nello stadio più avanzato a volte anche occhi gonfi.
Diagnosi
Idropisia e sollevamento delle squame provocati da uno stadio avanzato di disgregazione del fegato. Per questo motivo all'interno della cavità addominale si forma del liquido.
Cause più comuni
Si tratta sempre di una malattia non provocata da agenti patogeni ma da inadeguate condizioni dell'acqua e da un'alimentazione uniforme e inadatta.
Sintomatologia
Patina di muffa e formazioni simili a bambagia sulla pelle.Spesso con bordi rigonfi e estremità biancastre delle pinne.
Diagnosi
Infezione di ficomiceti (Saprolegnia e Achlya).
Cause più comuni
Normalmente questi ficomiceti sono presenti in qualsiasi acquario, ma provocano malattie solamente in esemplari deboli che sono stati feriti oppure il cui muco protettivo della pelle è stato danneggiato, per esempio, durante la cattura con un retino. In genere però contribuiscono alla diffusione di questa malattia le condizioni inadeguate dell'acqua (incompleta nitrificazione, mancanza di ossigeno). Per i pesci sani questa malattia non è quasi mai contagiosa.
Sintomatologia
Occhi sporgenti, a volte in concomitanza con un offusca mento della cornea.
Diagnosi
Esoftalmia che si può presentare assieme ad altri sintomi oppure anche da sola. In quest'ultimo caso si tratta spesso di una infezione dovuta ad un verme chiamato Diplostomum spathaceum.
Cause più comuni
Quando l'esoftalmia si presenta come unico sintomo esterno (in questo caso, almeno inizialmente, colpisce un occhio solo), si tratta molto probabilmente di un'infezione parassitaria da parte di Diplostomun. Non è esclusa tuttavia anche un'infezione batterica. In ogni caso la causa è da ricercare in un ambiente favorevole allo sviluppo degli agenti patogeni e precisamente in un'acqua inquinata da prodotti di rifiuto dei pesci ed altre sostanze organiche in decomposizione (sovrappopolazione della vasca, filtraggio inadeguato). L'infezione parassitaria non è molto contagiosa.
Sintomatologia
Le pinne sono sfrangiate e si disintegrano completamente.
Diagnosi
Corrosione delle pinne. Spesso si tratta di una malattia, causata da batteri, che si presenta in concomitanza con altre malattie come: Saprolegnia e putrefazione della bocca.
Cause più comuni
La causa della moltiplicazione a dismisura dei sempre presenti batteri patogeni in un acquario è da ricercarsi esclusivamente nelle condizioni ambientali inadatte. La malattia è frequente in acquari sovrappopolati con attrezzatura tecnica inadeguata (sistema di filtraggio ecc.)
Sintomatologia
Infezione dell'apertura anale. Sporgenze a punta di color rosato o bianco giallastro.
Diagnosi
Infezione causata da vermi dalla testa a fresa (Philometra e Camallanus).
Cause più comuni
Questa malattia viene introdotta nell'acquario attraverso pesci infetti. Normalmente negli acquari tropicali i vermi, probabilmente ovovivipari, non si sviluppano molto bene, perciò la malattia è poco contagiosa se le condizioni ambientali sono ottimali per i pesci.
Sintomatologia
Alterazioni circoscritte della pelle (colorazione lattiginosa)con successivo sviluppo di una patina gelatinosa. A volte presenti anche macchie sanguigne più o meno estese. In qualche caso in concomitanza con respirazione affrettata.
Diagnosi
Cosiddetta malattia africana provocata da un flagellato chiamato Oodinioides vastato.
Cause più comuni
Questa malattia, che si è presentata per la prima volta su pesci provenienti dall'Africa, si sviluppa quasi esclusivamente quando le condizioni ambientali sono precarie (qualità dell'acqua, sovraffollamento nella vasca). In queste condizioni la malattia può essere anche molto contagiosa, soprattutto per pesci già indeboliti per altri motivi.
Sintomatologia
Noduli più o meno sferici,inizialmente solo nelle pinne.Normalmente di dimensioni ridotte, si sviluppano in poco tempo in grappoli biancastri più o meno grandi. A volte la malattia si estende anche sul corpo.
Diagnosi
Virosi causata da Lymphocystis. Questo virus, penetrando in una cellula del pesce, la ingrossa a dismisura.
Cause più comuni
Questo virus viene introdotto nella vasca solo da pesci già infetti. Una sua proliferazione pericolosa, avviene solamente in cattive condizioni ambientali, o quando i pesci sono indeboliti a causa di un'alimentazione errata.
Sintomatologia
Cerchietti sanguinanti dai quali al centro sporge un bastoncello con estremità biforcuta.
Diagnosi
Malattia provocata da un crostaceo chiamato Lernaea o verme ancora. La testa di questo crostaceo è fissata nell'epidermide del pesce.Il parassita si mitre col sangue del pesce.
Cause più comuni
Questi parassiti vengono introdotti normalmente con nuovi pesci che non sono stati sottoposti ad una sufficiente quarantena; a volte anche con mangime vivo raccolto in natura o addirittura con piante acquatiche. Di solito vengono colpiti pesci relativamente grandi (Ciclidi) e d'acqua fredda (soprattutto i pesci rossi).
Sintomatologia
Sul corpo dei pesci di una certa grandezza si notano animaletti piatti e rotondeggianti, spesso di colorazione scura. Nei pesci piccoli si nota un'improvvisa mortalità soprattutto durante la notte senza particolari segni esterni di malattia.
Diagnosi
Attacco di crostacei parassitari (soprattutto del genere Argulus).Sia le larve che gli esemplari adulti sono dotati di un pungiglione con il quale possono iniettare delle sostanze velenose nel corpo dei pesci colpiti. I crostacei adulti raggiungono una lunghezza di oltre 5 mm, le loro larve sono quasi invisibili ad occhio nudo. Si nutrono del sangue e del liquido linfatico dei pesci.
Cause più comuni
Questi parassiti vengono introdotti spesso con il mangime vivo (soprattutto Dafnie e Cyclops). A volte possono essere introdotti nella vasca anche direttamente con dei nuovi pesci e in rari casi anche con le piante. Si tratta di parassiti provenienti da acque relativamente fredde (per questo anche il nome volgare di pidocchio delle carpe).